Tra natura, cultura e archeologia, vi presentiamo tre escursioni alla scoperta di alcuni dei luoghi più suggestivi del Delta del Po.

Il paesaggio che caratterizza la zona del Parco del Delta del Po è particolarmente vario: ci sono zone paludose, grandi pianure disegnate dall’azione del fiume, fitti boschi e città che sbucano all’improvviso in mezzo alla natura. Se vuoi scoprire meglio un’area tra le più affascinanti d’Italia e inserita nell’elenco dei patrimoni naturali tutelati dall’Unesco, prendi nota di queste tre escursioni nel Delta del Po, alla scoperta di località raggiungibili da Albarella massimo in un’ora.

Adria e il suo Museo archeologico nazionale

La prima escursione che vi consigliamo è quella diretta alla città di Adria, a circa 30 km da Albarella. La città è tra i centri principali all’interno dell’area del Parco del Delta del Po e vanta un notevole patrimonio artistico e culturale.

Il centro storico di Adria conserva alcuni edifici di pregio, come la Cattedrale e la Basilica di Santa Maria Assunta. In entrambe le chiese si può ammirare stupendi affreschi, sculture e bassorilievi.

Ad Adria vale la pena visitare anche il Museo archeologico nazionale, che conserva reperti risalenti ai periodi etrusco, classico e romano. Tra iscrizioni funerarie, anfore e splendidi oggetti in vetro, si può fare un salto indietro nel tempo e rivivere la quotidianità di chi ha abitato la città secoli fa. Grazie ai ritrovamenti che sono stati fatti attorno alla città di Adria è stato anche possibile ricostruire la storia del territorio e la sua evoluzione nel corso del tempo.

Rovigo e Palazzo Roverella

Partendo da Albarella, con un viaggio di circa un’ora si arriva a Rovigo, il capoluogo della provincia nella quale sorge l’isola. Nel centro storico di Rovigo è piacevole passeggiare per piazza Vittorio Emanuele II e ammirare le torri del castello che proteggeva la città, risalenti al X secolo.

Palazzo Roverella è uno dei principali luoghi di interesse di Rovigo. È un edificio rinascimentale che si affaccia sulla piazza centrale della città e che oggi ospita un importante museo. Il patrimonio del museo è organizzato in una pinacoteca e in un’area archeologica. Inoltre, Palazzo Roverella ospita mostre temporanee, dedicate a famosi artisti, a una corrente o costruite attorno a un filo conduttore.

Durante la visita alla collezione permanente del Palazzo Roverella è possibile ammirare, tra le altre, opere di grandi pittori veneti come Tiepolo, Tintoretto e Tiziano. Il museo conserva anche diversi reperti archeologici ritrovati nella zona e che rappresentano oggetti di uso quotidiano e omaggi alle divinità risalenti alle epoche greca, etrusca e romana.

Non mancano poi le mostre temporanee, grazie alle quali si possono vedere da vicino le creazioni di artisti contemporanei. Alcuni degli ultimi autori esposti a Palazzo Roverella sono stati Kandinskij, Chagall e Doisneau.

Bosco della Mesola e sacca degli Scardovari

L’escursione che unisce una passeggiata al bosco della Mesola e la visita alla sacca degli Scardovari è perfetta per chi desidera fare una full immersion nella natura. Entrambe le località si trovano a pochi chilometri da Albarella e permettono di avere un assaggio dei vari ambienti che si trovano in quest’area.

Il bosco della Mesola si raggiunge con un viaggio di circa mezz’ora e, grazie alla disponibilità di sentieri e percorsi adatti a tutti, può essere facilmente attraversato sia da escursionisti esperti sia da famiglie con bambini piccoli. La Riserva Naturale Gran Bosco della Mesola si estende per oltre 1.000 ettari e conserva uno degli ultimi esempi di foresta di pianura. Al suo interno è possibile ammirare varie specie vegetali, ma anche osservare daini e cervi nel loro habitat naturale. Oltre che a piedi, si possono fare escursioni anche in bicicletta. In alcuni periodi dell’anno ci sono anche visite guidate organizzate in collaborazione con il corpo Forestale.

Basta percorrere 30 km per passare dalla fitta foresta del bosco della Mesola all’unicità della sacca degli Scardovari, un grande bacino in cui il fiume Po e il mare Adriatico si mescolano. L’incontro tra l’acqua dolce del fiume e quella salata del mare ha creato le condizioni ideali per la coltivazione di frutti di mare tipici come le cozze e le ostriche rosa.

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