Francesco Fabrizio, Direttore del Personale dell’Isola di Albarella in tema con il Recruiting Day, che ci sarà mercoledì primo marzo a Rosolina Mare (RO), ha voluto delineare la visione della prossima stagione. Il Direttore sarà presente e pronto ad incontrare i candidati.

Mercoledì 1° marzo 2023 
dalle ore 9.30 alle 16.30 
presso il Palazzo Congressi di Rosolina Mare

L’intervista a Francesco Fabrizio, Direttore del Personale

Direttore, quali sono le figure più ricercate?

I profili di maggior interesse sono sicuramente quelli legati al mondo del F&B, quindi si cercano cuochi, barman e camerieri. Tuttavia, il settore del turismo ha anche subito una forte crisi economica negli ultimi due anni e molte aziende potrebbero non essere in grado di assumere nuovo personale.

Come si preannuncia questa stagione?

 La ricerca di personale nel turismo dipende da una serie di situazioni. In generale, si prevede che la stagione turistica del 2023 sia più attiva rispetto agli anni precedenti, poiché molti paesi stanno riaprendo le loro frontiere ai viaggiatori e il turismo interno sta guadagnando terreno. Ciò potrebbe portare ad un aumento della domanda di personale nel settore del turismo.

Generalizzare porta ad una banalizzazione sulla ricerca di candidati. Si è perso l’entusiasmo, la voglia di indipendenza, la voglia di imparare ….?

Generalizzare può certamente portare ad una banalizzazione della situazione e non tiene conto di tutte le variabili che possono influenzare la ricerca di candidati. È possibile che alcune persone abbiano perso l’entusiasmo e la motivazione per lavorare nel settore del turismo a causa della pandemia e dei suoi effetti sul settore. Tuttavia, ci sono anche molte persone che hanno continuato a perseguire la loro carriera nel turismo o che stanno cercando di entrare nel settore per la prima volta.

In passato c’era la rincorsa del posto fisso e partecipazione di massa ai concorsi. Secondo lei ora cosa succede?

Nel passato, la ricerca di un posto fisso era un obiettivo comune per molte persone, e la partecipazione ai concorsi pubblici era un modo comune per cercare lavoro. Oggi ci sono molte persone che cercano una maggiore flessibilità nella loro carriera e che sono interessate a lavori temporanei o freelance. In generale, la ricerca di lavoro è diventata molto più diversificata rispetto al passato e ci sono molte opzioni disponibili per le persone che cercano un’occupazione. Molti cercano opportunità che offrano flessibilità, creatività e la possibilità di crescita professionale.

Quanto conta l’esperienza?

L’esperienza può essere importante per alcuni lavori, ma non è l’unica cosa che i ragazzi cercano. Molte aziende sono disposte ad assumere giovani senza esperienza e fornire loro una formazione adeguata sul lavoro. In questi casi, l’entusiasmo, la motivazione e la predisposizione al lavoro possono essere altrettanto importanti quanto l’esperienza.

E’ di questi giorni la notizia che nel curriculum tra le esperienze vanno inserite quelle negative. Mentre quelle reali quanto incidono?

L’inclusione di esperienze negative nel curriculum può essere vista come un’opzione per dimostrare la resilienza e la capacità di superare le difficoltà, soprattutto se queste esperienze hanno permesso di acquisire importanti abilità o competenze. Bisogna ricordare che l’inclusione di esperienze negative nel curriculum deve essere equilibrata con l’inclusione di esperienze positive e rilevanti per la posizione a cui si sta candidando.

L’articolo 4  della Costituzione cita il diritto al lavoro ma anche il dovere di svolgere un’attività che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Eppure sembra che abbia perso di valore?

L’articolo della Costituzione italiana sancisce il diritto al lavoro come uno dei diritti fondamentali dei cittadini italiani, ma allo stesso tempo richiede che il lavoro svolto concorra al progresso.  Questo significa che il lavoro deve essere utile e funzionale alla collettività, oltre ad essere un diritto per il lavoratore. E’ vero anche che negli ultimi anni sembra essersi verificato un certo declino nella percezione del valore del lavoro e della sua funzione sociale. E’ importante continuare a valorizzare il lavoro come un diritto fondamentale e una risorsa per la società, e sostenere politiche e iniziative che favoriscano la creazione di posti di lavoro e la crescita economica.

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