Proprio la terra più giovane e la più vasta zona umida d’Italia tornerà ad accogliere, dal 18 al 20 ottobre 2024, l’Epica dell’Acqua.

Proprio la terra più giovane e la più vasta zona umida d’Italia tornerà ad accogliere, dal 18 al 20 ottobre 2024, l’Epica dell’Acqua, la tre giorni slow di corsa e camminata nata per raccontare, sovvertendo la tradizionale visione di gara podistica, le ‘gesta eroiche’ affrontate dall’acqua per la creazione del paesaggio, così mutevole ma unico nel suo genere, del basso Polesine.

L’Epica dell’Acqua, ideata del ravennate di origini adriesi Alberto Marchesani con l’organizzazione dell’ASD Gli Epici, è realizzata con il contributo di Confartigianato Imprese Veneto e Confartigianato Polesine, in partnership con Isola di Albarella, con la collaborazione del Parco Naturale Regionale Veneto del Delta del Po e il patrocinio di Regione Veneto e si avvale di tante collaborazioni con i Comuni e enti vari.

L’Epica dell’Acqua è l’ultramaratona a tappe tra canali, argini, strade bianche e pinete del Delta del Po, che prenderà il via il 18, 19 e 20 ottobre prossimi. Un’esperienza di condivisione, priva di competizione e all’insegna della sostenibilità, tra sport, turismo e musica, aperta solo a 50 partecipanti che correranno o commineranno con una media di circa 30 chilometri al giorno.

Le 3 tappe dell’Epica dell’Acqua

  • Prima tappa: la partenza è dal ponte di barche di Santa Giulia o Gorino Sullam, costruito con natanti in cemento degli anni ’20 per unire le sponde opposte del Po di Gnocca. Da qui parte la prima tappa, quella dove la terra è stata sottratta faticosamente al mare. Il territorio più giovane della penisola si presenta nelle sue rigorose geometrie, tra rettilinei e argini protesi all’orizzonte. Affiancando la Pineta Cassella, si percorre poi un lungo tratto della Sacca degli Scardovari, un ampio bacino nell’entroterra protetto dal mare da sottili lingue di terra e banchi sabbiosi, puntellato dalle tipiche case su palafitte dei pescatori.
  • Seconda tappa: dall’area di Boccasette, con il superamento del Ponte di Barche sul Po di Maistra, si affianca l’intera valle direzione Porto Levante. Correre o camminare su questi sentieri stretti, in mezzo a due valli o tra la valle e il mare, significa immergersi totalmente nella natura. Arrivati a Porto Levante, via mare si sbarcherà sull’Isola di Albarella.
  • Terza tappa: con l’aiuto di una barca si valica il Po di Levante. La partenza è lungo la via delle Valli, tra Valle Segreda, Valle Pozzatini, Valle Capitania, toccando il Porto di Moceniga, per risalire Valle Casonetti fino all’argine dell’Adige. Costeggiando il fiume verso la foce, si procede oltrepassando la pineta di Rosapineta e la relativa spiaggia. L’Epica dell’Acqua termina il proprio viaggio al Giardino Botanico di Porto Caleri. Un ecosistema in perfetta armonia, dove trovano accoglienza cinque diversi habitat e 220 specie di vegetali.

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